8 - 9 - 10 - Trittico frontale
All’interno della nostra chiesa sono riportate delle opere d’arte di grande valore, realizzate da artisti che hanno letteralmente fatto scuola.
A
La statua della Madonna degli Emigrati
La statua, opera degli scultori gardenesi, è collocata sopra un supporto a forma di piramide triangolare capovolta.
La figura di Maria tra i migranti è pensata sostenuta da un 'fascio di luce'.
Il dipinto alle sue spalle ricorda Maria quale "Porta del Cielo" (litanie lauretane), attraverso cui passare per raggiungere la salvezza eterna.
Nell'angolo sinistro dello stesso dipinto, con la raffigurazione del caos primordiale - la luna, le stelle, il buio-luce, - si afferma la presenza di Maria presso Dio prima di tutti i tempi (Prov 8,22-31).
B
Crocifisso
Opera dello scultore e pittore vicentino Bruno Vedovato (1906-1986).
C
La vetrata istoriata
Disegnata nel 1963 dal pittore Prof. Giorgio Scalco (negli anni 60-70 è architetto-scenografo a Cinecittà, e anche pittore dedito al mosaico, all’affresco e alla realizzazione di vetrate istoriate), misura 7m x 3,5m e realizzata dalla ditta Caron Vetrate Artistiche S.A.S., illustra tre momenti della vita della Madonna:
- Sinistra: l’annunciazione dell’angelo a Maria.
- Centro: ai piedi di Gesù Cristo in croce, Maria addolorata, assieme a due apostoli, uno dei quali è l’Apostolo Giovanni.
- Destra: l’Assunzione di Maria in cielo.
La vetrata copre una superficie di circa 25 mq. per un totale di circa 2.000 tessere vitree, legate a piombo. Per la sua costruzione sono stati impiegati vetri policromi soffiati a bocca, ottenuti con sabbie quarzifere e metalli nobili; in particolare, molto preziosi sono i vetri blu intenso e rosso rubino.
La pittura è fatta a mano. Ogni tessera è stata cotta in forni a 650°C.
Alla sua realizzazione hanno lavorato 4 o 5 persone per più mesi.
D
La Via Crucis
Opera in ceramica realizzata nel 1963 da Cesare Sartori, ceramista della Ditta S.I.C.A.R.T., situata a Nove, un paese nella provincia di Vicenza (Italia).
E
Parete in bassorilievo
Alle spalle della statua di Sant’ Antonio, troviamo la parete in bassorilievo con la scritta in latino “Ecce Agnus Dei qui tollit peccata mundi” – “Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”. Realizzata nel 1963 dal maestro ceramista Alessio Tasca, classe 1929, originariamente faceva da sfondo al battistero, situato al posto della statua di Sant’Antonio.